L’archeologia nel Moesano
Quasi 10’000 anni di presenza umana
È in fase di elaborazione l’ampliamento della sezione archeologica con un progetto dal titolo “L’immagine di una società. Archeologia: due nuove sale di ampliamento e didattica”. Inaugurazione prevista a maggio 2024.
La sezione archeologica, allestita nel 2010, racconta la storia del popolamento del Moesano dalle prime esplorazioni della nostra regione, 9000 anni orsono, al medioevo, evidenziandone il legame con l’importanza dell’asse di transito mesolcinese attraverso le Alpi. Così, dal racconto delle prime perlustrazioni dei cacciatori-raccoglitori mesolitici in cerca di risorse alimentari e di materie prime, si passa alla storia dei primi agricoltori e allevatori insediatisi stabilmente nella nostra regione nel corso del terzo millennio avanti Cristo, all’alba dell’età dei metalli.
La narrazione prosegue menzionando gli abitanti del Moesano durante l’età del bronzo, mentre un capitolo particolare è riservato ai Leponti, i mediatori dei traffici alpini tra Etruschi e Celti transalpini, stanziati nel nostro territorio nell’età del Ferro, ossia nel primo millennio avanti Cristo. Si giunge poi al periodo romano, durante il quale il passo del San Bernardino ha un ruolo minore rispetto ad altre vie di transito alpine, e infine al periodo medievale, animato, tra le altre cose, da intensi traffici commerciali soprattutto con le città dell’attuale Lombardia.